Non Solo Plantari
Un po' di storia

Ho iniziato nel 1991 come dipendente presso quella che all’epoca era tra le più prestigiose e rinomate ortopedie sanitarie del capoluogo ligure. In quella sede, viste le notevoli risorse della struttura, ho avuto la possibilità di testare molte novità e di apprendere diverse tecniche di lavorazione tutt’ora assolutamente attuali.
Dopo 19 anni ho deciso di aprire un mio, piccolo, laboratorio di meccanica ortopedica in cui poter prediligere il lavoro di qualità, convinto che un’accurata personalizzazione dei presidi ortopedici costruiti, adattati od applicati, faccia decisamente la differenza nell’esperienza del paziente in termini di confort di utilizzo e di efficacia.
Con questa filosofia, la scelta di un numero limitato di fornitori e di prodotti ma di consolidata eccellenza ed affidabilità e con una possibilità di estrema personalizzazione è stata inevitabile.
L’idea di base era ed è ancora cercare e fornire soluzioni, non quella di vendere cose.

Non Solo Plantari
Mission

Il meccanico ortopedico dovrebbe essere l’anello di giunzione tra il medico che indaga, fa una diagnosi e prescrive una tentata soluzione ed il paziente che in quanto unico ed irripetibile ha una sua storia, delle proprie caratteristiche, esigenze, preferenze che lo rendono diverso da qualsiasi altro.
Non Solo Plantari fornisce quegli ausili correttivi e di sostegno dell’apparato locomotore di natura funzionale che devono essere adeguatamente personalizzati per essere sia ben tollerati che altrettanto efficaci.
Busti ortopedici, tutori per ginocchio complessi, tutori vari per articolazioni, calzature ortopediche su misura, plantari biomeccanici su calco.
Il primo passo consiste nel prendere un appuntamento per conoscerci, individuare le esigenze, analizzare la situazione ed eventualmente prendere le misure per poter realizzare quanto necessario. Una buona pianificazione è spesso indispensabile per ottenere un buon risultato. 

20+

Anni di esperienza

Non Solo Plantari

PLANTARI BIOMECCANICI

Non Solo Plantari realizza plantari biomeccanici su calco in gesso tradizionale o a lievitazione poliuretanica.
Qualsiasi cosa si metta sotto i piedi, essa sposterà tutto il corpo.
Con questa premessa, controllare la postura globale del corpo rispetto a dei riferimenti oggettivi diventa indispensabile.
Il primo dei riscontri lo si ha dal Podoscopio, uno strumento che evidenziando la zona in cui i piedi appoggiano effettivamente a terra, consente di osservare la loro reale quantità di carico, per cercare una coerenza con quanto accade sopra a livello di rotazioni, lunghezze, sbilanciamenti.
La seconda indagine prevede la valutazione della posizione eretta, frontale e sagittale rispetto ad un asse verticale. Con questo strumento, il WALKABLE Photo Postural Test vengono realizzate delle foto che risultano in scala e possono essere misurate.
Sul piano frontale, con una visione posteriore osserveremo eventuali rotazioni o deviazioni del rachide, rotazioni del bacino, differenze di lunghezze, rotazioni o disassamenti delle ginocchia.
Su quello sagittale saranno evidenti eventuali atteggiamenti cifotici, lordotici, spostamenti del bacino rispetto all’asse verticale, ginocchia flesse od in recurvatum.
A questo punto dovremo occuparci della posizione della caviglia e per farlo useremo il WALKABLE Photo Test. Una fotografia mirata dell’articolazione tibio-tarsica ci darà la possibilità di misurane gli angoli in gradi. Osserveremo eventuali rotazioni, asimmetrie, disassamenti tra la bisettrice del calcagno e la pianta del piede.
Osservato il corpo da questi punti di vista si dovranno cercare le coerenze tra tutti i movimenti riscontrati cercando la o le cause che danno origine alla posizione che innesca o che potrebbe innescare eventuali problemi.
Il passo seguente sarà quello di decidere in che modo intervenire e questo aspetto dipenderà dalle caratteristiche individuali del paziente e dalle sue necessità, dagli obiettivi ragionevolmente raggiungibili, ed infine dalle caratteristiche biomeccaniche da applicare per risolvere o contrastare quel o quei problemi specifici.


I plantari biomeccanici possono risolvere o contribuire a risolvere:
• Metatarsalgia
• Neuroma di Morton
• Fascite plantare
• Dolore in corrispondenza di spine o speroni calcaneare
• Dolore al tallone
• Dolore al tendine d’Achille
• Dolore al collo del piede
• Dolore alle caviglie
• Periostite tibiale
• Dolore al ginocchio
• Dolore all’anca
• Dolore al trocantere
• Lombosciatalgia
• Lombalgia


Una buona indagine posturale rimane un ottimo sistema per conoscere meglio il proprio corpo e prevenire possibili futuri problemi.

Plantari su calco in gesso

PLANTARI SU CALCO IN GESSO

La realizzazione di questo tipo di plantare prevede una presa di impronta su una schiuma fenolica che consiste in un materiale facilmente deprimibile con capacità di ritenzione dei liquidi.
In questa fase è necessario sapere perfettamente quali dovranno essere le caratteristiche del plantare che si andrà a realizzare poiché esso avrà sostanzialmente la forma dell’impronta che stiamo prendendo.
Salvo rarissime eccezioni si fa in scarico, quindi con il paziente seduto guidando il piede dentro la schiuma e tenendolo in una posizione fisiologicamente corretta.
Talvolta, in casi particolarmente complessi sarà necessario scegliere una schiuma fenolica più profonda per ottenere una maggiore avvolgenza sul plantare, più spesso per posizionare correttamente la tibia in caso di retrazione del tendine achilleo.
Il passo successivo consiste nel colare il gesso all’interno dell’impronta per ottenere il calco, ma talvolta, prima di questo passaggio, è necessario modificarla per risolvere esigenze costruttive particolari.
Una volta asciugato il gesso, è tempo di ripulirlo dalla schiuma e di levigarlo per renderlo liscio. Spesso, in questa fase, è necessario accentuare quelle spinte indotte dalla posizione corretta in fase di impronta poiché, a causa dei tessuti adiposi che proteggono il calcagno risulterebbero inefficaci in termini di concreto riallineamento della gamba.
La scelta dei materiali con i quali fare il sandwich, il grezzo, che poi diventerà il plantare è relativo alle caratteristiche del paziente, alle sue abitudini e necessità ma soprattutto in base alle caratteristiche di risposta meccanica del materiale stesso relativamente a quale deve essere il lavoro del plantare in quel punto preciso del piede.
Generalmente materiali elastici o deprimibili danno idea istantanea di comodità ma difficilmente sono in grado di sorreggere un corpo che cammina migliorandone la postura, quindi, vanno usati esclusivamente se necessario e con estrema parsimonia.




PRO
• Possibilità di gestire l’altezza dell’avvolgenza della coppa calcaneare particolarmente utile in caso di forte valgismo o varismo dell’articolazione tibio-tarsica.
• Possibilità di gestire la spiovenza di rialzi importanti contenendone l’ingombro longitudinale.
• Possibilità di lavorare il calco per realizzare spinte particolari o alette di contenimento. Adatto per riempimenti per amputazioni parziali.
• Gestione assoluta dell’abbinamento dei materiali.
• La presa di impronta non richiede particolare collaborazione da parte del paziente.

CONTRO
• Ingombro importante.
• Durata coerente con materiali termoformabili, quindi deprimibili.
• Riallineamento geometrico meno preciso rispetto alla base poliuretanica a causa della deprimibilità dei materiali e del passaggio intermedio costituito dalla lavorazione del calco.

QUANDO USARLO
• Particolarmente indicato per i bambini che, crescendo, dovranno cambiarlo generalmente ogni anno. La conca avvolgente al posteriore è quello che serve per contrastare il valgismo del calcagno che è uno degli atteggiamenti più diffusi.
• Persone anziane che non sopporterebbero un esagerato cambio di equilibrio posturale ed hanno bisogno di relativa morbidezza od elasticità.
• Patologie gravi come amputazioni parziali, importanti dismetrie, retrazione achillea mono o bilaterale. In questi casi spesso inseriti in calzature su misura. 

Plantari su calco a lievitazione

PLANTARI SU CALCO A LIEVITAZIONE

In questo caso la presa di impronta avviene salendo su delle vaschette dentro le quali vengono precedentemente posizionate delle ovatte e del poliuretano catalizzato. Il poliuretano reagendo, impregna l’ovatta lievitando e solidificando. Partendo da un liquido, si ottiene un’impronta molto precisa del piede che una volta solidificata, risulta inalterabile quindi non deprimibile.
Il passo seguente è quello di abbassare l’impronta appena presa e di darle la forma di quello che sarà il plantare. Analizzate le foto, coerentemente con le indicazioni del medico e le necessità del paziente, si crea un progetto che consiste nel posizionare correttivi di scarico o di sostegno, opportunamente modellati e di spessore misurato, al di sotto dell’impronta.
Se l’idea di partenza è quella di riallineare il corpo con consapevolezza geometrica previo la misurazione dell’indagine fotografica, questo calco lievitato sotto il piede, raccordando il corpo al pavimento, garantisce con la sua non deprimibilità l’efficacia geometrica dei correttivi posizionati sotto di esso.
Se gli stessi correttivi fossero posizionati sotto al piede senza questo indispensabile raccordo, affonderebbero nei tessuti molli, rendendo impossibile uno spostamento articolare misurato.
Il plantare sarà poi personalizzato abbinando alla fodera dei materiali con caratteristiche specifiche che ottimizzeranno la sua efficacia in base al gesto atletico ed al fondo sul quale l’attività sarà praticata.
La base poliuretanica ed i correttivi hanno la funzione di riallineamento o sostegno biomeccanico, quello che cambia con la scelta del rivestimento più adatto è la risposta elastica, la dissipazione dell’impatto, il miglioramento dell’alloggio dinamico o la conservazione termica. In alcuni casi questi materiali possono essere accoppiati per garantire caratteristiche particolari.
Naturalmente questo va a svantaggio dell’ingombro del plantare che, altrimenti, senza rivestimento, rimane uno dei plantari biomeccanici su calco più sottili che si possano fare.





PRO
• Gestione geometrica della correzione intesa come spostamento articolare.
• Possibilità di creare un percorso di riallineamento a step: modificando i correttivi, l’impronta si riposiziona e non è necessario rifare il plantare. In questo modo il corpo si adatta alla nuova posizione poco per volta.
• Ingombro ridotto.
• Durata: i materiali usati durano generalmente anni senza deprimersi, quindi l’efficacia viene mantenuta.
• Personalizzazione per necessità specifiche
• Si possono lavare immergendoli nell’acqua ed insaponandoli.

CONTRO
• Prendere l’impronta richiede collaborazione
• Non adatto a patologie gravi quali amputazioni, gravi eterometrie.

QUANDO USARLO
• Ideale per l’adulto
• Ideale per lo sport

Plantari su Misura

Plantari realizzati con cura e precisione per garantire il massimo comfort e supporto personalizzato.

Mobirise Website Builder

Tradizione Artigianale

Pluriennale esperienza nella produzione di presidi ortopedici con tecniche artigianali consolidate e validate nel tempo.

Mobirise Website Builder

Fornitore Convenzionato

Partner delle Aziende ASL, strutture private e società sportive per fornire soluzioni ortopediche di alta qualità.

Non Solo Plantari
Busti ortopedici



BUSTI ORTOPEDICI


Non Solo Plantari fornisce busti ortopedici atti a contrastare eccessivi atteggiamenti di lordosi e/o di cifosi dorsale.
Da busti più semplici in tela armata con spallacci o senza, ai busti in lega di alluminio che siano iper-estensori, busti a crociera o modelli con barre posteriori, ogni modello va scrupolosamente regolato sul corpo della persona a seconda della sua conformazione e delle sue caratteristiche.
Ricordiamoci che un busto è un presidio ortopedico in grado di spostare le vertebre modificando le curve della colonna vertebrale e che dovrebbe essere utilizzato con le dovute cautele ed in sicurezza.
Se mal regolato od indossato potrebbe causare dei problemi. 

Tutori per ginocchio

TUTORI PER GINOCCHIO

Quella del ginocchio è un’articolazione decisamente complessa, può muoversi in diverse direzioni, può parzialmente ruotare, sicuramente, in movimento, regge il peso del corpo più la forza della velocità.
È sostanzialmente mantenuta stabile grazie ai legamenti, i collaterali mantengono l’asse tra femore e tibia guardando il ginocchio da davanti, i crociati impediscono al femore di spostarsi avanti o indietro rispetto alla tibia guardando il ginocchio di profilo.
Anche per coadiuvare o tutelare questi due gesti articolari, i tutori per ginocchio sostanzialmente si dividono in due macrocategorie.
La prima consiste in un tubolare aperto o chiuso, di tessuti diversi, di lunghezze diverse, rinforzato da due staffe metalliche laterali, articolate con degli snodi più o meno complessi, più o meno regolabili e serve per contenere l’asse verticale guardando l’articolazione dal davanti, è indicata anche per problemi ai menischi o di artrosi e si definisce “anti varo valgo”.

La seconda oltre che l’asse verticale, lavora sull’altro, guardando il ginocchio di profilo, consiste in una struttura rigida, avvolgente, spesso in fibre leggere, in grado di contenere lo scivolamento del femore rispetto al piatto tibiale. Viene definita 4 punti per il numero dei punti di appoggio e spesso usata anche in ambito sportivo.
In entrambi i casi, scegliere il modello tra le decine di possibilità, prendere le misure correttamente, modellare laddove necessario le parti rigide, fa spesso la differenza tra risolvere il problema e il fallimento.

Calzature ortopediche su misura

CALZATURE ORTOPEDICHE SU MISURA

Non Solo Plantari fornisce calzature ortopediche su misura avvalendosi della collaborazione di una delle più prestigiose aziende italiane del settore.
Si tratta spesso di sfide complesse e si prende in considerazione nei casi più gravi, quali rialzi importanti, amputazioni, deformità.
Anche in questo caso la progettazione della calzatura prevede una moltitudine di variabili relative sia ai problemi funzionali del paziente, sia alle sue abitudini e alle sue preferenze. Perdersi un dettaglio, trascurare un particolare, spesso fa la differenza tra la realizzazione di una calzatura confortevole ed una impossibile da indossare.
Rientrando nel quadro più generale che riguarda la “postura” dell’individuo, la prima indagine riguarda lunghezze, simmetrie e angoli, nonché atteggiamenti e possibilità di recupero del corpo. Una volta stabiliti gli obiettivi possibili, si prendono le misure. Spesso è necessario fare una benda gessata del piede e della caviglia in posizione fisiologicamente corretta per fare in modo che chi realizzerà la forma per la costruzione della calzatura abbia il migliore dei riferimenti. Le calzature vengono poi messe in prova. Solo quando si ha la certezza che il lavoro fatto è soddisfacente, la calzatura viene finita e consegnata.
È generalmente un percorso che dura parecchie settimane.

Feedback

Recensioni reali da Google review
media di 4,7 stelle su 24 recensioni
Luca è un grande professionista visita podologica e posturale molto attenta plantari specifici per le varie esigenze fatti con materiali di alto livello e giusta collaborazione con altri professionisti.

Alberto Porri

Ottimo professionista, preparato, gentile, disponibile. È stata un'ottima esperienza, pur presentando un problema non comune, il risultato è stato ottimo.

Cristina Cafferata

Professionalità e grande esperienza. Il dott. Quaglia é stato l'unica persona contattata in grado di risolvere il mio problema.

Davide Tiengo

Ho problemi abbastanza gravi ai piedi, devo dire che ho fatto già da diversi anni i plantari qui, dove ho trovato grande professionalità e capacità.

Rosalba Niccoli

Troverete un tecnico di cui fidarvi al 100%.

Agostino Morelli

Bravissimo. Attento e scrupoloso nell'analisi e pratico e preciso nella realizzazione manuale. Integrazione perfetta di un ortopedico.

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Professionista assoluto nel settore complimenti

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Seri e molto disponibili.

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Gentilezza è professionalità impeccabili

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Domande Frequenti

Per ordinare i tuoi plantari su misura, contattaci direttamente tramite telefono o email per una consulenza personalizzata.

I tempi di consegna variano in base alla complessità del prodotto. Ti forniremo una stima precisa durante la consulenza.

Sì, siamo fornitori convenzionati delle Aziende ASL.

Certamente! L'appuntamento è fondamentale. Nella parte dei Contatti trovate tutti i recapiti necessari.

Contatti

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Via Nizza, 112 r, 16145, Genova


Orari:

si riceve su appuntamento
dal Lunedì al Sabato
dalle 09:30 alle 12:30
e dalle 15:30 alle 18:00

Telefono:

- Tel. +39 010 86 81 178
- Cell. (Whatsapp) +39 330 72 57 74

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